Story
Ti è mai capitato di osservare le persone ma non trovare in esse alcuna personalità? O più semplicemente di osservare il soffitto di camera tua, nell’apoteosi dell’apatia totale, abbandonandoti al costante ticchettio dei secondi, poi delle ore, poi dei giorni.
A noi è capitato, ma non ci siamo lasciati trasportare dall’irriverente noia che ci ha perseguitato per mesi.
È proprio dalla noia che noi, un gruppo di amici, di fratelli, con numerosi pregi ma ancora più difetti, siamo partiti alla ricerca di un’avventura che potesse scuotere i nostri animi, legati tra loro da una trascendente e indissolubile forza, con la quale noi siamo riusciti a creare un nostro pensiero; è giunto il momento di comunicarlo al resto delle persone, sperando di poter risvegliare in molti il brivido dell’inaspettato, della novità.
Tutto ovviamente parte dal nome: LAPSUS. La dicitura “lapsus” è utilizzata dai molti erroneamente per indicare gli errori, le mancanze, attribuiti alla disattenzione.
Ma il lapsus non è un semplice problema dato dal deficit di attenzione, bensì è la conseguenza di un conflitto psichico presente nell’individuo, presente in ognuno di noi. Freud stesso riteneva che questi “errori” altro non sono che la manifestazione dei nostri più profondi pensieri e desideri presenti nel nostro inconscio, ovvero la nostra volontà non cosciente, trascendentale.
Essa va a interferire con la nostra volontà cosciente, causando quindi quegli apparenti strafalcioni linguistici o di memoria, ad esempio.
La nostra marionetta è esattamente il contrasto tra ente inconscio ed ente consapevole. La marionetta si muove, inconsapevole di essere governata da una realtà a lei superiore, cioè il suo inconscio.
Ciò che ne deriva è tutt’altro che un errore, è anzi la manifestazione più grande della complessità dell’intelletto umano, in un alternarsi di colori e di immagini che sorprendono chiunque.